Sbarco sulla Luna: SLIM e le missioni che ci hanno scosso il cuore

Ripercorriamo le missioni spaziali più significative della storia
MeteoWeb

Il Giappone ha fatto storia ieri, 19 gennaio, quando la sonda SLIM ha effettuato un atterraggio di successo sulla Luna, segnando il quinto Paese a raggiungere questo traguardo. Tuttavia, si è presentato un problema che, se non verrà risolto rapidamente, la sonda potrebbe rimanere in silenzio per sempre, dato che la batteria può supportare le operazioni solo per alcune ore. Lo sbarco della sonda SLIM sulla Luna, riporta alla mente quel momento cruciale del 20 luglio 1969, quando Neil Armstrong e Buzz Aldrin hanno camminato sulla superficie lunare, il nostro sguardo si è rivolto al cielo con crescente interesse e desiderio di esplorazione.

Dai sogni alla realtà: sbarco sulla Luna

Fino ad oggi, sono 24 i soft landing riusciti in cinque paesi: Stati Uniti, Russia, Cina, India e Giappone. Ognuno di questi eventi ha contribuito a plasmare la storia delle esplorazioni spaziali e a spingere l’umanità verso nuovi orizzonti.

Dagli anni della Guerra Fredda, quando le potenze mondiali competevano per la supremazia spaziale, molto è cambiato. Le tecnologie hanno fatto enormi passi avanti, e l’equilibrio geopolitico si è spostato. Oggi, non solo Stati Uniti e Russia rivendicano il primato spaziale, ma anche nazioni asiatiche come la Cina e l’India stanno dimostrando la propria forza in questo campo.

L’Europa, con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), sta cercando di affermarsi come un attore significativo nello spazio. Mentre le teorie del complotto sullo sbarco sulla Luna del 1969, come quella che suggerisce che Stanley Kubrick abbia diretto le riprese in una sala di posa, aggiungono un tocco di mistero, la realtà è che la corsa allo spazio è più viva che mai. Ripercorriamo le missioni spaziali che ci hanno scosso il cuore.

Programma Luna

Il Programma Luna, noto come Lunik in Occidente, è una serie di missioni senza equipaggio lanciate dall’Unione Sovietica verso la Luna tra il 1959 e il 1976. Quindici sonde sono state lanciate nel corso degli anni con l’obbiettivo di esplorare il satellite della terra, raccogliendo dati sulla composizione chimica, gravità, temperatura e radiazioni.

Luna 1 è diventata il primo oggetto artificiale a sfuggire dall’orbita terrestre, mentre Luna 2 è stato il primo a impattare sulla Luna. Luna 3 ha orbitato attorno al satellite, fornendo le prime immagini del suo lato nascosto. Il programma ha incluso successi come il trasporto di rocce lunari sulla Terra nel 1970, anche se parte dei suoi risultati sono stati eclissati dal programma Apollo della Nasa dello stesso periodo. Nonostante ciò, il Programma Luna ha svolto un ruolo pionieristico nell’esplorazione spaziale attraverso sonde e rover.

Programma Surveyor

Il Programma Surveyor della Nasa, attivo dal 1966 al 1968, ha lanciato sette lander lunari per dimostrare la fattibilità di atterraggi morbidi e per raccogliere immagini dei siti di atterraggio in preparazione alle future missioni Apollo. Il programma ha contribuito allo sviluppo della navigazione spaziale e ha condotto test sulla Luna, studiando la composizione del suolo e lo spessore delle polveri superficiali.

Di particolare rilevanza è stato il Surveyor 6, la prima sonda a muoversi sulla superficie lunare eseguendo un “salto“. Alcune parti del Surveyor 3 sono state riportate sulla Terra dagli astronauti dell’Apollo 12, consolidando il successo del programma.

Programma Apollo

Il programma Apollo, avviato dalla Nasa nel 1961 sotto la presidenza di John F. Kennedy, ha segnato un capitolo epocale nell’esplorazione spaziale portando alla storica missione Apollo 11, durante la quale gli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrin sono stati protagonisti di uno sbarco sulla Luna il 20 luglio 1969. Il programma comprendeva sette missioni, portando dodici uomini a camminare sulla Luna. Questi astronauti rimangono gli unici esseri umani ad aver mai messo piede su un altro corpo celeste.

I grandi traguardi furono raggiunti nonostante due interruzioni significative: nel 1967, un tragico incendio durante una simulazione portò alla morte degli astronauti di Apollo 1, e nel 1970, l’incidente di Apollo 13 costrinse gli astronauti a un rischioso rientro sulla Terra senza l’atterraggio sulla Luna. Il programma Apollo non solo realizzò l’obiettivo dichiarato di portare l’essere umano sulla Luna, ma stimolò progressi tecnologici in diversi settori. Oggetti e manufatti del programma sono esposti in musei di tutto il mondo, testimonianza di un periodo fondamentale nella storia del volo spaziale umano.

Programma Chang’e

Il Programma cinese di esplorazione lunare, noto come Chang’e, è un ambizioso progetto sviluppato dall’Agenzia spaziale cinese (CNSA) per studiare il satellite terrestre. Lanciato nel 2007 con Chang’e 1 e seguito da Chang’e 2 nel 2010, il programma comprende orbiter lunari, lander, rover e missioni di raccolta di campioni lunari, lanciati tramite vettori Long March.

Chang’e 1 è stata la prima missione cinese sulla Luna, seguita nel 2010 da Chang’e 2, entrambe entrate hanno raggiunto l’orbita del satellite. Nel 2013, Chang’e 3 è atterrata nel Sinus Iridum, uno dei più antichi crateri lunari. Il 2 gennaio 2019, il lander di Chang’e 4 ha compiuto un atterraggio storico nel cratere Von Kármán.

Nel 2020, Chang’e 5 ha raccolto e riportato con successo campioni dalla superficie lunare. Il logo ufficiale del programma raffigura una luna piena con due impronte umane, richiamando il carattere cinese 月 per identificare la Luna, simboleggiando l’obiettivo di una futura missione umana sulla Luna. Una possibile missione umana potrebbe realizzarsi tra il 2025 e il 2030.

Programma Chandrayaan

Il programma Chandrayaan, derivato dalle parole sanscrite “Chandra“, che significa “Luna“, e “yāna“, che significa “mezzo, veicolo“, sono una serie di missioni ancora in corso dell’Agenzia Indiana per la Ricerca Spaziale (ISRO) dedicata all’esplorazione della Luna. Questa serie di missioni comprende il lancio di orbiter lunari, impattatori, oltre che lander ad atterraggio morbido e rover per l’esplorazione e la raccolta. Finora ci sono state tre missioni, ciascuna con due orbiter, lander e rover. Mentre gli orbiter hanno avuto successo, il primo lander e rover, parte della missione Chandrayaan-2, hanno subito un incidente al momento dello sbarco sulla Luna.

Tuttavia, la successiva missione Chandrayaan-3 ha avuto successo, segnando la storia il 23 agosto 2023, quando l’India è diventata la prima nazione a far atterrare con successo un veicolo spaziale nella regione del polo sud lunare, e la quarta nazione al mondo a effettuare uno sbarco morbido sulla Luna, dopo l’Unione Sovietica, gli Stati Uniti e la Cina.

Programma spaziale Jaxa

Il programma di esplorazione lunare giapponese, gestito dall’Agenzia spaziale giapponese (Jaxa), ha dimostrato un impegno costante nel corso dei decenni attraverso una serie di missioni. La pioniera Hiten (MUSES-A) nel 1990 ha inaugurato le operazioni, seguita da Selene (Kaguya) nel 2007, un orbiter per lo studio della geologia lunare. Il 2022 ha visto Hakuto-R, la prima missione giapponese con un lander privato – che però si è conclusa con uno schianto sul suolo lunare –, mentre la missione Slim (Smart lander for investigating the moon) partita nel 2023 ha avuto il suo sbarco sulla Luna venerdì 19 gennaio 2024.

Nella conferenza stampa dopo l’allunaggio, Jaxa ha comunicato che le celle solari del lander non funzionano e che ci saranno aggiornamenti sulla situazione. In futuro la Jaxa ha programmato ulteriori iniziative, tra cui la collaborazione con l’Agenzia spaziale indiana nella Lunar polar exploration mission (Lupex) e lo sviluppo del Moon-to-Earth Transfer Vehicle (Metv) per il trasporto di carichi e passeggeri tra la Luna e la Terra.

Programma Artemis

Il programma Artemis, (nome derivato da Artemide, dea della caccia e della Luna e gemella di Apollo), rappresenta un ambizioso sforzo di esplorazione spaziale automatizzata e con equipaggio. Condotta dalla NASA in collaborazione con aziende statunitensi di voli spaziali commerciali e partner internazionali come ESA, JAXA e CSA (Agenzia spaziale canadese), l’iniziativa ha come obiettivo dichiarato quello di portare “la prima donna e il prossimo uomo” sulla Luna, specialmente nella regione del polo sud lunare entro il 2026.

La NASA pensa ad Artemis come un passo verso l’obiettivo a lungo termine di stabilire una presenza autosufficiente sulla Luna, creare le basi per un’economia lunare gestita da società private e, infine, inviare esseri umani su Marte. Artemis 2, programmata per il lancio tramite lo Space Launch System nel settembre 2025, sarà la prima missione con equipaggio della navicella spaziale Orion. Il suo obiettivo di effettuare un sorvolo lunare segna il primo viaggio umano oltre l’orbita terrestre bassa verso la Luna dal 1972, anno dell’ultima missione Apollo 17.

Mentre riflettiamo sul passato e ci prepariamo al futuro, l’umanità continua a spingersi verso nuovi confini, alimentata dalla curiosità e dalla sete di conoscenza inesplorata nell’infinito regno del cosmo.

Condividi