Il Governo di Malta ha negato l’attracco a una nave da crociera MSC Opera con a bordo 2.000 passeggeri. Le autorità maltesi hanno negato l’autorizzazione a seguito di una protesta pubblica sui timori di infezione da coronavirus dopo l’allarme lanciato da un media locale su un ex passeggero austriaco sbarcato nei giorni scorsi e successivamente trovato positivo al Covid-19. Per Mcs, che ha deciso di modificare l’itinerario, “la verifica dei documenti sanitari della nave fatta dalle autorita’ maltesi” aveva confermato l’assenza di casi a bordo. La decisione di non far attraccare la nave MSC Opera a Malta e’ stata presa “concordandola con gli operatori della MSC Crociere”. Lo scrive il Governo maltese in una nota nella quale spiega di aver deciso di non far fermare la nave da crociera “in modo da evitare preoccupazioni tra i cittadini maltesi”.
L’associazione dei medici di Malta aveva sollevato la questione con la sovrintendenza della sanita’ pubblica affermando che lo sbarco sarebbe stato “altamente irresponsabile e meritevole di una indagine”. “Attualmente – ha spiegato MCS – non ci sono passeggeri o membri dell’equipaggio a bordo della nave che hanno, o hanno mai avuto, sintomi influenzali. La salute e la sicurezza dei nostri passeggeri e dell’equipaggio resteranno sempre la nostra massima priorita'”. Il 28 febbraio la nave era arrivata a Genova ed aveva sbarcato un passeggero diretto in Austria. Il 3 marzo le autorità austriache avevano comunicato alla compagnia che il passeggero era stato trovato positivo al coronavirus.
La compagnia in un comunicato ha precisato che la nave ora si dirigerà verso il porto di Messina, dove sta arrivando proprio in questi minuti, e ha ribadito che “nessun passeggero o membro dell’equipaggio attualmente a bordo ha o ha avuto sintomi simil-influenzali”. “Come annunciato dall’ufficio del primo ministro di Malta – si legge nella nota della compagnia – MSC Crociere ha accettato di modificare l’itinerario di MSC Opera per andare incontro alle richieste delle autorita’ locali di evitare inutili disordini pubblici. Questa sfortunata circostanza è stata generata a livello locale da un’errata informazione circolata a Malta in merito alle condizioni sanitarie di bordo”.