Che sia il mistero di una stanza vuota o la bellezza di un edificio sopraffatto dalla natura, c’è qualcosa di affascinante nel trovare un posto abbandonato. Aggiungere, poi, la storia che lo ha portato in quelle condizioni, rende il tutto ancora più interessante. Infatti, sebbene si presentino vuoti e tetri, questi posti sono pieni di ricordi reali, preservati in pareti decadenti, dipinti rovinati o stanze piene di polvere. Dagli aeroporti ai teatri, dagli ospedali agli hotel, sono tanti i posti del mondo che dallo splendore sono passati all’abbandono.
Uno di questi è il Wonderland Amusement Park, a Pechino. A 45 minuti dalla città, Pechino svanisce nel mezzo di campi di grano in un ampio paesaggio vuoto. Oltre 10 anni fa, è stato deciso di trasformare 40 ettari di terra nel più grande parco divertimenti dell’Asia, il Wonderland appunto. A metà progetto, però, sono sorte controversie economiche e la costruzione è stata interrotta nel 1998. Da allora, i castelli e gli altri edifici sono stati lasciati all’abbandono.
I lavori di costruzione di Wonderland erano abbastanza avanzati, il che conferisce al parco divertimenti un aspetto ancora più inquietante. Il castello più alto e più grande di tutto il parco divertimenti ha sofferto di più l’esposizione al meteo inclemente dell’area, con parti della struttura che sono crollate con il passare degli anni. Gli altri edifici hanno iniziato ad essere invasi dalla vegetazione e la natura ha iniziato a riappropriarsi dell’area. Poiché il parco non serve a nulla, alcuni agricoltori dell’area si sono ripresi la terra e non è poi così raro vedere uomini a lavoro nei campi su uno sfondo in stile Cenerentola. Ci sono foto che mostrano le spighe di grano al di sotto dei castelli fiabeschi (vedi foto della gallery scorrevole in alto). Il parco non è ufficialmente aperto al pubblico, ma turisti riportano di essere entrati nell’area e di aver esplorato le strane rovine.
Ci sono stati dei tentativi di rinnovare il progetto nel 2008, tuttavia, nel 2013, la maggior parte degli edifici sono stati demoliti. Alla fine, nel 2015, sul sito è stato aperto un centro commerciale.